Calo di Presenze negli Agriturismi: la Calabria resiste
L’estate 2024 si sta rivelando un periodo complesso per gli agriturismi italiani. Le prenotazioni procedono lentamente e si concentrano su soggiorni brevi, spesso confermati all’ultimo momento, rendendo difficile per gli operatori fare previsioni affidabili. Questo è il quadro delineato da Augusto Congionti, presidente di Agriturist, l’associazione di Confagricoltura che rappresenta il settore agrituristico.
I primi mesi estivi, giugno e luglio, hanno visto un’affluenza discreta, ma con una riduzione significativa della durata dei soggiorni e un calo complessivo delle presenze rispetto agli anni passati. “Oltre il 55% delle strutture registra una minore affluenza rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, mentre solo il 20% conferma gli stessi dati delle scorse annate” sottolinea Congionti.
Nonostante queste difficoltà, alcune regioni continuano ad attrarre un buon numero di visitatori. Tra le più richieste spiccano Puglia, Toscana e Calabria, seguite da Sicilia, Piemonte, Lazio e Liguria. Gli italiani rappresentano circa il 48% della clientela, mentre i turisti stranieri provengono principalmente dal Centro e Nord Europa, con Germania, Svizzera, Inghilterra e Polonia in testa. Non mancano però visitatori provenienti da Paesi più lontani come Israele, Stati Uniti, Canada e Australia, attratti dalla possibilità di vivere un’esperienza a contatto con la natura e la tradizione enogastronomica italiana.
Il trend del turismo agrituristico sta cambiando: calano le presenze complessive e aumentano i soggiorni brevi. Anche il profilo dei turisti si evolve, con un crescente numero di coppie che sostituiscono le famiglie con bambini come principali frequentatori delle strutture.
Congionti resta fiducioso, in risposta a queste sfide, le aziende agrituristiche stanno investendo per migliorare sia la qualità che la quantità dei servizi offerti e stanno anche puntando su nuove opportunità come il turismo esperienziale e il cicloturismo.