Debutta “Pollino Cocktail Camp”, il lancio al “Roma Bar Show”

Buona la prima. Il “Pollino Cocktail Camp” ha fatto il suo ingresso nelle grandi manifestazioni nazionali del settore.

La kermesse che, si svolgerà dal 13 al 15 luglio a Campotenese nel cuore del Parco nazionale del Pollino, è stata presentata nei giorni scorsi durante il “Roma Bar Sho” nella “Shaker Room”, con una masterclass sulle botaniche del Pollino tenuta da Carmine Lupia del Conservatorio Etnobotanica, Umberto Oliva di Bella Milano, Francesco Vocaturo del Blackshed di Cosenza e Peke Bochicchio di Barmacia di Potenza. L’appuntamento è stato anche un focus sul grande potenziale delle erbe del Parco, su usi, tradizioni e costumi legati a questo patrimonio, sulle possibili declinazioni e lavorazioni.


«È stato un grande momento per le botaniche del Parco Nazionale del Pollino». Così, con un post sui social, commenta Carmine Lupia, direttore del Conservatorio Etnobotanica che insieme a Rubbettino Editore è partner dell’evento.


«Al Roma Bar Show abbiamo lanciato – sottolinea – Pollino Cocktail Camp, il primo raduno sulla botanical mixology che vedrà insieme liquoristi, bartender, mixologist e grandi guest nel cuore del Parco dal 13 al 15 luglio (con live set, walk around tasting, escursioni, visite guidate, foraging, masterclass, local food e musica). Grazie a chi ha reso possibile l’anteprima romana».
L’evento


Dal 13 al 15 luglio esperti della miscelazione e liquoristi si incontreranno per la prima volta nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Debutta Pollino Cocktail Camp, il raduno sulla botanical mixology, evento inedito di questo genere organizzato nell’area protetta più grande d’Italia. L’iniziativa rivolta a operatori del settore, dell’horeca e al pubblico, è organizzata dall’impresa sociale “Catasta”, in collaborazione con il Conservatorio Etnobotanica di Castelluccio Superiore e con Rubbettino, e prenderà vita negli spazi dell’hub turistico di Campotenese.


Il programma della tre giorni di Campotenese vedrà alternarsi walk around tasting, attività di approfondimento e conviviali, con la giornata formativa del 15 esclusivamente dedicata agli operatori di settore e alla stampa. Gli appuntamenti clou saranno i live set tenuti da bartender e mixologist che, in sinergia con i liquoristi, creeranno signatur cocktail con le botaniche del Parco. I partecipanti all’evento potranno conoscere e confrontarsi con i produttori di liquori degustando ai banchi d’assaggio.


Veri e propri laboratori esperienziali saranno le visite guidate al Conservatorio di Etnobotanica, il primo e unico in Italia a custodire di uno dei più vasti erbari e spazio divulgativo sugli usi e i costumi relativi alle botaniche del territorio. Ci saranno escursioni con le guide Ufficiali del Parco, tra cui uscite per il foraging con esperti di botaniche alla scoperta del tesoro naturale del Pollino.
Il programma prevederà anche eventi off, iniziative dedicate alle botaniche del Pollino, organizzate da locali e cocktail bar durante i giorni che precedono l’evento e la realizzazione di un libro dedicato alla botanical mixology insieme a Rubbettino Editore che raccoglierà anche le ricette di alcuni signature della prima edizione del festival.
Come nasce l’idea
Pollino Cocktail Camp nasce come evento formativo e culturale esclusivamente specializzato su una materia diventata negli ultimi anni mainstream per gli addetti al settore.

Attraverso un palinsesto ricco di iniziative e degustazioni, l’evento porta sotto i riflettori il ricchissimo paniere officinale e aromatico che caratterizza il Parco Nazionale del Pollino, considerato per l’immensa biodiversità una degli ultimi paradisi naturali del Continente e anche areale di riferimento per la farmaceutica a livello internazionale.


Usando la prospettiva dell’arte della miscelazione e della liquoristica, e l’esperienza degli operatori protagonisti dell’evento, il raduno mette al centro temi di grande portata, contenuti centrali nel dibattito contemporaneo, quali: la salvaguardia della biodiversità; la tutela ambientale; l’alimentazione sana e sostenibile; l’identità territoriale.
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