Dentro Sandokan, Can Yaman e il cast raccontano la nuova serie

Avventura, passione, rivoluzione e amore per la natura: sono questi i colori di Sandokan, la serie evento che ridà vita all’immortale personaggio creato da Emilio Salgari. A 50 anni dal debutto della fiction cult di Sergio Sollima con Kabir Bedi dagli occhi bistrati di kajal straordinario protagonista, la Tigre della Malesia torna sul piccolo schermo, su Rai1 da stasera 1 dicembre. Stavolta è Can Yaman ad assaltare navi e guidare ribellioni nel Borneo del 1840, colonia inglese, nella miniserie Sandokan, quattro serate dirette da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, con un cast che comprende anche Alanah Bloor, Alessandro Preziosi nei panni del fidato Janez, Ed Westwick, Madeleine Price e John Hannah. La serie, in arrivo su Rai1 dopo l’anteprima dei primi due episodi alla Festa del Cinema di Roma e prossimamente su Disney+ – va alle radici di un mito, esplorando le origini della tigre della Malesia e raccontando la sua traiettoria da semplice avventuriero a principe dei pirati.
Da un’idea di Luca Bernabei, è un nuovo adattamento della storica saga di romanzi di Salgari, che nel 1976 era stata trasposta con enorme successo nello sceneggiato televisivo, diretto da Sollima e interpretato da Kabir Bedi, Carole André, Adolfo Celi e Philippe Leroy (morto il 1 giugno 2025).



Un nuovo adattamento che guarda anche all’oggi, prodotto da Lux Vide (Gruppo Fremantle) in collaborazione con Rai Fiction che aveva portato il divo turco in Italia per la preparazione cinque anni fa. Poi causa Covid e lunga preparazione il set è partito nel 2024 con riprese nel Lazio, in Toscana e in Calabria. “Ho letto e visto qualsiasi cosa legato al ruolo – ha raccontato alla Festa di Roma Can Yaman -, ho avuto modo di dimagrire, allenarmi, infortunarmi, ambientarmi in un altro Paese. Sono cresciuto e diventato una versione migliore di me stesso”. Nella miniserie “abbiamo cercato di creare un Sandokan originale. Nella prima stagione (i produttori sperano si arrivi a tre, ndr) vedremo cosa l’ha fatto diventare così, la sua infanzia. Lui nasce con un senso di libertà, vuole migliorare la vita degli altri e quella di sua madre, combatte per loro, è un pirata Robin Hood. Poi man mano si evolve, diventerà un salvatore del popolo. È un personaggio molto inclusivo, abbraccia e rispetta la diversità, le differenze culturali”.

Tra gli elementi centrali, il rapporto con l’amico fraterno e compagno d’avventure Yanez, qui nell’interpretazione travolgente di Preziosi: “La mia fonte di ispirazione è stata la mia adolescenza, ma anche la grande complicità emotiva, geografica e caratteriale che ho avuto con Can, Jan e Nicola. Ho pensato anche alle performance di Johnny Depp e Jim Carrey, quel modo di arrivare a tutti andando anche sopra le righe”.


Uno sguardo più attuale si ritrova anche nel grande amore di Sandokan, Marianna, in una versione più ribelle e autonoma interpretata da Alanah Bloor: “Una delle cose più belle era trasmettere tanta forza in ogni scena. Lei si confronta con gli uomini con così tanta grazia e brillantezza – sottolinea l’attrice -. È stato un piacere portare questa qualità contemporanea in una donna vittoriana”.
Per il nemico principale di Sandokan, il cacciatore di pirati Lord Brooke (“l’unico personaggio esistito raccontato veramente da Salgari” ricorda uno degli sceneggiatori, Alessandro Sermoneta), la scelta è stata riportarlo, con Ed Westwick, a com’era nella vita reale in quegli anni, giovane e ambizioso: “È un ruolo che mi ha parlato subito – osserva l’attore -. C’è un mistero in lui. Mi sono chiesto quali fossero le sue caratteristiche ei suoi traumi, perché indossasse con gli altri sempre una maschera”.


La dimensione più intima è stata fondamentale anche per Can Yaman: “All’inizio ero preoccupato soprattutto delle scene più fisiche ma poi ho capito che le parti più emotive mi ‘sderenavano’ ancora di più. Sandokan è un uomo molto altruista, molto sofferente, molto ascetico, quindi non c’era una scena facile. Sicuramente come persona io ho imparato tanto da lui e come attore è come se avessi preso una laurea”.
Nel Borneo, un paradiso tropicale abitato dalle tribù native dei Dayak, ma dominato dalla spietata legge degli inglesi colonialisti, Sandokan è un pirata che vive alla giornata: combatte solo per se stesso e per la sua ciurma, tra cui il fidato Yanez. Ma la sua vita cambia quando durante un’incursione incontra Marianna, la bella figlia del console britannico di Labuan. È l’inizio di una storia d’amore impossibile tra due anime simili: Marianna, di sangue europeo e nobile, ma con lo spirito selvaggio di chi è cresciuto in un paradiso tropicale, e Sandokan, che senza saperlo porta in sé il sangue di antichi re guerrieri. Sulle loro tracce si metterà il leggendario cacciatore di pirati Lord James Brooke, che non si fermerà davanti a niente pur di catturare Sandokan. I protagonisti lotteranno per se stessi e per il loro amore, ma presto capiranno di essere parte di una storia molto più grande: quella di un popolo che combatte per la libertà e per la salvezza della natura incontaminata… E questo popolo, i Dayak, cerca un leader che possa salvarli. Per questo Sandokan dovrà diventare la leggendaria Tigre della Malesia. (Ansa)


