Giornate FAI, a Capo Colonna lo svelamento eccezionale del Mosaico dei delfini

Le Giornate FAI di Primavera riservano alla Calabria un evento davvero straordinario. Per più di un secolo rimasto nascosto perché fosse protetto, reso per pochi giorni visibile nel 2003 e poi richiuso per motivi di conservazione, tornerà a mostrarsi in tutta la sua sontuosa bellezza il mosaico dei delfini di Capo Colonna.
Per ammirare uno dei più raffinati esempi di arte musiva romana, l’eccezionale apertura è prevista solo per sabato 22 e domenica 23 marzo, e consentirà di osservare da vicino un’opera rimasta invisibile per così tanto tempo.
Scoperto nel 1910 dall’archeologo Paolo Orsi, il mosaico – riconducibile per fattezze stilistiche al 70-80 a.C – si trova in un meraviglioso complesso termale di età repubblicana annesso a un insediamento romano sviluppatosi accanto all’antico Santuario di Hera Lacinia.

Collocato nel calidario, l’ambiente destinato ai bagni caldi, presenta una decorazione geometrica delimitata da fasce con motivi a meandro dai colori bianco, rosso, verdastro e nero; da una a onde continue di colore nero, così come i delfini disposti agli angoli di uno scacchiere centrale che rivela, oltre al nero, anche il colore verde. Un’iscrizione latina riporta i nomi dei duoviri Lucilius Macer e Titus Annaeus Thraso, che curarono l’edificazione del complesso. Scoperta fondamentale, questa, perché ha permesso di comprendere quale fosse in epoca di costruzione la gestione amministrativa della colonia, della quale nulla era ancora noto.

L’apertura di quest’anno, è resa possibile grazie alla collaborazione tra il FAI e il Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna, area che conserva i resti di uno dei più importanti santuari della Magna Grecia dedicato a Hera Lacinia, situato su uno spettacolare promontorio proteso sul Mar Ionio. Il tempio dorico, risalente al V secolo a.C., si sviluppava su un’ampia area delimitata da una cinta muraria, successivamente rafforzata in età romana. La monumentale struttura, composta da 14 colonne sui lati lunghi e 6 sui lati corti, era interamente rivestita di marmo e arricchita da decorazioni votive, molte delle quali andarono perdute a seguito dei ripetuti saccheggi. Oggi resta in piedi una sola colonna, divenuta simbolo del sito e testimone della grandezza di Kroton.

Attraverso la Via Sacra, larga oltre otto metri e fiancheggiata da edifici di servizio al culto, si accedeva al cuore del santuario, punto di riferimento per la navigazione tra Oriente e Occidente. Poi, con l’età romana, il ruolo religioso dell’area si ridimensionò e l’intera zona venne trasformata, portando alla nascita di un insediamento dotato di strutture pubbliche, edifici residenziali e impianti termali, tra cui il balneum in cui si trova il mosaico dei delfini.
Orari e modalità di visita
L’apertura del mosaico sarà parte di un itinerario guidato che comprenderà la visita alle principali strutture archeologiche del sito, immerso in un paesaggio di rara bellezza, affacciato sulle acque dell’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto.
Le visite si svolgeranno Sabato 22 marzo: dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.30 (accesso riservato agli iscritti FAI, con possibilità di iscrizione sul posto). Domenica 23 marzo: dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.00.
L’iniziativa rientra nella 33ª edizione delle Giornate FAI di Primavera, che quest’anno coinvolgerà oltre 750 siti in tutta Italia. L’evento è realizzato con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), nell’ambito dei progetti destinati alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale.
Elenco completo dei luoghi aperti in Calabria e modalità di partecipazione all’evento su: fondoambiente.it – I luoghi aperti in Calabria
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)