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I mulini calabresi tra recupero e salvaguardia

I mulini calabresi tra recupero e salvaguardia

“Mulini storici e sviluppo locale, macinare cultura, lavoro e produrre buon cibo” è il tema dell’incontro che si terrà nella sede di Unioncamere Calabria, il 14 aprile alle ore 17.30.

“Con il convegno si intende diffondere la difesa di beni ambientali e storici e dell’archeologia industriale – afferma il presidente della Comunità dei Grani Antichi e dei Mulini Storici, Valerio Caparelli – nonché il riuso e la tutela dei mulini a pietra attivi, insieme alla salvaguardia di una cultura pre-industriale di notevole importanza storico-economica e produttiva. I mulini ad acqua sono beni e patrimonio culturali ed ambientali di notevole impatto per lo sviluppo locale, poiché rappresentano un presidio strutturale, per l’assetto idraulico-idrogeologico del territorio in cui il mulino insiste, trovandosi quasi sempre nelle vicinanze dei corsi d’acqua”.

Il censimento effettuato nel 2022 conferma come in Calabria siano presenti 1970 mulini mossi dall’acqua, una vera e propria risorsa di impresa che un tempo creava lavoro e prodotti di altissima qualità.
I mulini ad acqua recuperati e da recuperare, sono anche un elemento di sperimentazione per la riappropriazione, civile e collettiva, di valori, legati non solo ad una storia degli edifici di un territorio ma anche alla cultura materiale e del bene pubblico come il passaggio delle acque, elemento altrettanto importante, se non di più, quanto l’edificio stesso alla luce anche di un’urgente tutela ambientale.

redazione@meravigliedicalabria.it

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