La biodiversità del Parco delle Serre nel libro di Maurizio Siviglia

«Biodiversità del Parco Naturale Regionale delle Serre Calabresi» è il nuovo libro del professor Maurizio Siviglia che ha studiato, approfondito e catalogato le specie vegetali presenti nell’area delle Serre. Un’ulteriore e autorevole riprova di quanto questa preziose area verde sia rilevante dal punto di vista biologico e micologico e della fondamentale funzione di tutela, promozione e valorizzazione del territorio svolta dall’Ente Parco.
La presentazione del libro si è svolta mercoledì 19 alle ore 17:30 nella sala del Parco delle Serre con la presenza di divere autorità come il Sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari, il commissario del Parco Alfonso Grillo, il professore di Botanica Ambientale e Applicata del Dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria Giovanni Spampinato ed il professor del Dipartimento di Scienze Biologiche e Ambientali dell’Università di Messina Alessandro Crisafulli.

«Incontro, presentazione e dibattito, sulla guida della biodiversità del Parco Naturale Regionale delle Serre. Un lavoro di alto valore scientifico che mette in luce l’enorme patrimonio di biodiversità vegetale e micologico presente nell’area protetta. La stampa di questo volume, finanziato dall’Ente Parco ed edito da Rubbettino, da il giusto tributo al trentennale lavoro di ricerca, sacrificio, passione, portato avanti dal Prof. Maurizio Siviglia a cui va il nostro grazie sentito e quello dell’intera comunità del parco. Il professor Alessandro Crisafulli e il Professor Giovanni Stampinato, ricercatori e docenti presso l’Università degli studi di Reggio Calabria e Messina, hanno messo in evidenza l’unicità dell’ecosistema per la presenza di alcune specie residuali, ancora viventi, dell’era quaternaria, presenti nella guida», si legge sul profilo Facebook del Parco Naturale Regionale delle Serre.



Tra le specie vegetali che è possibile osservare e che sono tutelate all’interno del Parco Naturale Regionale delle Serre sono presenti castagni, pini larici, ontani comuni e napoletani, abeti bianchi, lecci, pioppi bianchi e tremuli, salici e aceri e nelle zone più basse delle robine. Ma anche diverse essenze della vegetazione arbustiva tipica della macchia mediterranea come la ginestra, l’erica, il corbezzolo e il mirto.
Particolarmente preziosa si è dimostrata la presenza all’interno del Parco delle Serre dell’abete bianco, minacciato dai cambiamenti climatici e da varie manifestazioni patologiche che stanno facendo temere per il futuro della specie in pericolo anche a causa dell’inquinamento ambientale. I semi dell’abete bianco vengono infatti raccolti all’interno del Parco tra settembre e ottobre per contribuire al rimboschimento in diverse località europee.




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