La Calabria nel report italiano sul turismo enogastronomico

Il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2025, pubblicato dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, mostra una fotografia delle preferenze dei viaggiatori internazionali e delle tendenze che stanno trasformando il turismo legato alla produzione agroalimentare. La presenza della Calabria emerge come “sorpresa”, ma con un solo dato che ne definisce la posizione: è tra le regioni considerate con maggiore interesse dai turisti stranieri che cercano esperienze gastronomiche autentiche, con una quota del 37% e valori elevati nei mercati francese e statunitense.


Questa attenzione esterna deriva da fattori indicati come prioritari dai viaggiatori. Il Rapporto sottolinea che paesaggio agricolo integro, rapporto con i produttori, mercati locali attivi e autenticità dell’offerta gastronomica incidono in modo diretto sulla scelta della destinazione. La Calabria presenta già queste caratteristiche con una rete capillare di imprese, un territorio dominato dalle aree rurali, produzioni certificate con maggiore riconoscibilità e una tradizione gastronomica che coincide con la storia stessa delle comunità. Questi aspetti risultano coerenti con ciò che i viaggiatori dichiarano di voler trovare nei prossimi soggiorni in Italia.





Gli operatori enogastronomici hanno lavorato molto, ma il settore può crescere ancora. Un contributo arriva anche dalle politiche regionali, con interventi che interessano turismo, agricoltura e una promozione integrata. Il Piano di promozione turistica 2025, dotato di 26 milioni di euro, introduce un insieme di azioni rivolte a una presenza più efficace sui mercati nazionali e internazionali: strumenti di visibilità coordinata per la destinazione Calabria, materiali informativi aggiornati e collaborazioni con realtà istituzionali. Il piano comprende inoltre iniziative dedicate ai distretti turistici, con l’obiettivo di proporre prodotti territoriali facilmente individuabili e collegati anche alle esperienze legate alla cultura alimentare.



Accanto a queste misure, anche un avviso dedicato alle “reti di prodotto”, rivolto a imprese turistiche interessate a sviluppare percorsi tematici incentrati su borghi, natura, cultura ed enogastronomia. La dotazione di 2,5 milioni di euro serve a facilitare iniziative legate all’ospitalità, ristorazione, aziende agricole, operatori culturali e imprese della filiera del gusto. E poi c’è il comparto agricolo, con programmi dedicati alle filiere DOP e IGP, agli investimenti nelle aziende e ai progetti di trasformazione hanno sostenuto l’ampliamento dell’offerta dei prodotti identitari.
In questa prospettiva, l’analisi contenuta nel Rapporto suggerisce un’opportunità. Il turismo enogastronomico è uno degli ambiti in cui la Calabria, se attenta alle dinamiche che orientano i mercati, può definire un profilo competitivo costruito sulla qualità delle produzioni che esistono, sulla storia delle comunità rurali e su un’offerta che potrà trovare risposta crescente negli interessi dei viaggiatori.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)


