Martirano Lombardo, le due origini del borgo più giovane della Calabria

Ci sono luoghi che sembrano nascere per custodire la gentilezza. Martirano Lombardo, nel cuore della Calabria, è uno di questi. Si distende con grazia su un altopiano che guarda l’orizzonte, tra colline generose e vallate che raccontano storie antiche. Lì, dove il cielo si lascia accarezzare dalle cime degli alberi e l’aria ha il profumo delle cose semplici, batte il cuore giovane di un paese che ha scelto di rinascere.
La sua storia inizia dopo il tragico terremoto dell’8 settembre 1905, che devastò Martirano Antica. Ma da quelle macerie si sollevò un progetto di speranza, grazie all’intervento del Comune di Milano e al sostegno della Lombardia. Così, nel 1907, vide la luce Martirano Nuovo, che nel 1929 prese il nome di Martirano Lombardo per riconoscenza verso quella regione solidale e generosa.
Dove ogni dettaglio diventa esperienza
A Martirano Lombardo non si viene per visitare, ma per sentire. Qui, ogni angolo parla con voce dolce: un cancello socchiuso, una panchina all’ombra, un sorriso donato senza fretta. Non c’è bisogno di monumenti imponenti per sentirsi parte della bellezza. È la quotidianità stessa che incanta: le chiacchiere tra vicini, le piante curate sui balconi, i passi lenti di chi vive con pienezza il presente.


Il Viale dei Tigli, con i suoi alberi maestosi che si tendono come braccia protettive, invita a camminare senza meta, a respirare profondamente, a ricordarsi che esiste una misura del tempo che non si legge sull’orologio. La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, unico edificio sacro del paese, custodisce un’anima artistica discreta e sorprendente, dove la luce danza sulle superfici come se raccontasse una preghiera silenziosa.
Un paese che cammina con passo gentile
Martirano Lombardo è una lezione silenziosa di umanità. Ti insegna a rallentare, ma anche a guardare davvero. Qui, il tempo non corre: si adagia, si posa, accompagna. La vita quotidiana si intreccia con le emozioni. Le persone si conoscono per nome, si salutano da lontano, si aspettano come vecchi amici. La solitudine, in questo angolo di mondo, ha vita breve. I bambini giocano in strada, con le ginocchia sbucciate e gli occhi pieni di sole. I nonni raccontano storie alla sera, sotto i portoni aperti, mentre l’odore della cena si diffonde nell’aria. Le famiglie si stringono nei gesti semplici: un caffè condiviso, una mano tesa, una visita inattesa che diventa festa. In questo borgo si vive davvero. Si vive piano, ma si ama forte. Si scopre che il tempo speso bene è quello in cui ci si guarda negli occhi, si ascolta con attenzione, si apprezza anche il silenzio.


Martirano Lombardo non è giovane solo per anagrafe. È giovane per visione, per energia, per quella rara capacità di credere ancora nella bellezza delle piccole cose.
Un’oasi di natura e quiete
A pochi passi dal centro abitato, la località Bombarda accoglie chi desidera rigenerarsi nel verde. Ai piedi del monte Mancuso, un’area attrezzata immersa nella natura è pronta ad accogliere famiglie e visitatori in cerca di quiete. È un rifugio che amplifica il senso di pace che questo borgo riesce a trasmettere fin dal primo istante. Sedersi sull’erba, respirare il vento che profuma di pini, guardare il cielo senza tempo: questa è la vera vacanza, quella dell’anima.

Curiosità su Martirano Lombardo
- Il nome “Lombardo” è un atto d’amore e gratitudine
Non tutti sanno che “Martirano Lombardo” prende il suo nome in onore della Lombardia, la regione che, attraverso il Comune di Milano, sostenne la ricostruzione del paese dopo il terremoto del 1905. È uno dei rari casi in cui un borgo del Sud porta un nome legato a una regione del Nord, simbolo di solidarietà nazionale. - Una storia nata due volte
Martirano Lombardo è nato due volte: la prima come “nuovo inizio” dopo un disastro naturale, la seconda come simbolo di rinascita e di coesione sociale. Questo lo rende il comune più giovane della Calabria, ma con una delle storie più intense e identitarie. - Un borgo dove tutti si conoscono per nome
Qui non esiste l’anonimato. Ogni abitante è parte di un tessuto sociale vivo e partecipato. Le feste religiose e civili coinvolgono l’intero paese, trasformando anche le occasioni più semplici in momenti di condivisione autentica. - Un panorama che cambia a ogni passo
Grazie alla sua posizione tra la Valle del Savuto e il monte Mancuso, Martirano Lombardo offre vedute diverse a seconda dell’ora del giorno, con giochi di luce che trasformano il paesaggio in un quadro naturale sempre nuovo. - Un esempio di resilienza culturale
La memoria del terremoto del 1905 vive nel racconto orale degli anziani e nella toponomastica del paese. Visitare Martirano Lombardo è anche un viaggio nella resilienza, dove la storia non è dimenticata, ma custodita e trasformata in bellezza.
di Rosa Oliverio (info@meravigliedicalabria.it)