Palio di Bisignano tra storia e competizione

Immagina la classica atmosfera medievale di un borgo dall’identità ben definita, ricco di tradizioni capaci di rievocare, valorizzare e far rivivere in maniera partecipata, affascinante e unica la propria nobile storia; senti il ritmo incessante dei tamburi, il vociare della cittadinanza che sostiene cavalli e cavalieri, hai già in mente i caratteristici e colorati vestiti che impreziosiscono la memoria collettiva che tutti abbiamo del medioevo. Siamo nella ‘principesca’ Bisignano, nel cosentino, dove proprio da pochi giorni si è svolta una delle manifestazioni iconiche e più attese della Città ma non solo, il celebre “Palio di Bisignano”. Arrivato alla sua trentatreesima edizione, il Palio del Principe di Bisignano ha visto quest’anno trionfare il Rione San Pietro rappresentato dal cavaliere Pierpaolo Turco, capace di superare gli scudieri degli altri sette quartieri che ogni anno si sfidano contendendosi il Palio: Cittadella Coscinale, Giudecca, Piazza, Santa Croce, San Simone, San Zaccaria e Piano.
La manifestazione è un tripudio di colori, condivisione e partecipazione della comunità di Bisignano ma non solo, data la sua capacità di attrarre turisti e visitatori curiosi da ogni dove, oltre ovviamente agli appassionati di storia e rievocazioni medievali, che valorizza la propria storia, dunque le sue radici, nella perenne tensione che vede questa comunità ricercare la propria identità, intesa non come un qualcosa di acquisito una volta per tutte, ma appunto come una continua tensione e ricerca di se stessi nel proprio passato, reso affascinante e suggestivo anche grazie alla rievocazione del Palio che costituisce una straordinaria occasione di promozione per il territorio e per la sua comunità.
Storia e origini di una peculiare e viva usanza antica: il Palio di Bisignano
Rientra nel novero di quelle manifestazioni che guardano alla storia nel tentativo non solo di riprodurre fedelmente un fatto, una circostanza o una leggenda ma anche di promuovere il recupero della memoria e dell’identità. E’ il Palio del Principe di Bisignano, un tradizionale corteo in costumi cinquecenteschi che si svolge per le vie cittadine la terza domenica di giugno. La nobiltà celebrata è quella di una delle più importanti e storicamente rilevanti famiglie che “regnò” in Calabria, si tratta dei San Severino, che scelsero Bisignano come residenza e dunque sede del Principato.




Ma veniamo al motivo della celebrazione in costume. Il Principe Don Giuseppe Leopoldo, figlio di Carlo Maria Sanseverino, il 7 Aprile 1704, accompagnato dalla consorte, la principessa Stefania Pignatelli, faceva il suo solenne ingresso nella sede del Principato. I festeggiamenti furono solenni e l’incontro fra il Principe e i cittadini di Bisignano avvenne presso il “ponte e porta della città del quartiere detto Piano. Ricevute le chiavi della città su un vassoio d’argento, il Principe diede ordine che si aprisse la porta, accompagnato dalla principessa raggiunse in corteo la Cattedrale dove giurò per poi raggiungere il Palazzo nel quartiere Zaccaria. La vicenda è fedelmente riprodotta con un corteo storico che richiama visitatori da ogni parte della regione. Il Palio, tradizione delle corti italiane sin dal 1400, viene ripetuto ancora oggi a Bisignano, rendendo viva e partecipata questa incredibile tradizione.
La corsa del Palio di Bisignano. I moderni cavalieri dei quartieri cittadini rievocano una suggestiva atmosfera medievale
La “Giostra o Corsa del Palio”, come detto conclusa da pochi giorni, si disputa invece l’ultima domenica di giugno nello stadio comunale, dove ogni rione elegge un proprio Capitano ed un proprio Cavaliere.






I Cavalieri degli otto rioni partecipanti, in lizza fra loro per contendersi il Palio, scendono in campo due per volta e, dopo il via, percorrono un percorso a forma di “L” , infilando con la propria lancia anelli di varie dimensioni, fissati ad otto torri, ai quali è attribuito, per regolamento, un determinato punteggio.
Alla fine del percorso obbligato i cavalieri devono colpire lo scudo del Saracino. Le varie sfide fra Rioni avvengono secondo il criterio dell’eliminazione diretta a doppio turno e si svolgono alternativamente sul Campo del sole e sul Campo del muro.
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Foto di copertina della pagina Facebook “Il Palio di Bisignano”