Reggio, al Palazzo della Cultura la mostra dei mondi capovolti di Escher

Il sole del sud, i borghi abbarbicati sulla roccia, le verticalità improvvise che interrompono la linea del mare. Quando Maurits Cornelis Escher arrivò in Calabria nel 1930, trovò un paesaggio lontano dalla sua terra, ma che divenne familiare al suo sguardo inquieto. Pentedattilo con la sua roccia a forma di cinque dita, Stilo con la Cattolica e la valle dello Stilaro, i castelli di Palizzi e di Scilla, Tropea affacciata sui tramonti eoliani, Santa Severina, Rocca Imperiale, Morano Calabro: sono solo alcuni dei luoghi fissati nelle incisioni che ancora oggi rivelano il suo legame con questa regione.


Anche questo sarà raccontato a Reggio Calabria dal 23 ottobre 2025 al 1° marzo 2026. Il Palazzo della Cultura Pasquino Crupi ospiterà infatti oltre cento opere di Escher, comprese quelle nate proprio dai suoi viaggi calabresi insieme alle opere che rivelano i suoi mondi capovolti, le tassellature e i giochi ottici che lo hanno reso celebre.

La mostra è promossa dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation e Maurits, con la curatela di Federico Giudiceandrea, tra i maggiori studiosi internazionali di Escher.
(Da.Ma.) info@meravigliedicalabria.it