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Rigenerare i borghi, la Calabria tra le regioni pilota di Borgo-Schola Italica

Rigenerare i borghi, la Calabria tra le regioni pilota di Borgo-Schola Italica

La Calabria è tra le prime regioni pilota, insieme ad Abruzzo e Lombardia, per il progetto Borgo-Schola Italica, un modello innovativo di trasformazione dei borghi e delle aree identitarie italiane in campus glocali permanenti. Lo scopo è dare nuova centralità a territori spesso marginali, valorizzandone la storicità e l’identità per renderli poli di formazione, cultura e impresa, capaci di attrarre visitatori e investimenti, fino a favorire esperienze di residenza stagionale o stabile.

Il progetto è stato presentato a Roma, nella sede del Touring Club Italiano, durante la Rome Future Week. Nato da un’alleanza strategica tra ItalyRooting Consulting e Schola Italica Impresa Sociale (ETS), il percorso si avvale della collaborazione di una vasta rete di attori pubblici e privati, tra cui associazioni culturali, reti museali e realtà produttive.

L’idea è che ogni borgo possa diventare una scuola aperta dove le comunità locali, insieme a istituzioni e operatori, costruiscono competenze e percorsi di accoglienza diffusa. Non basta attrarre turisti di passaggio, ma servono visitatori che tornino, che scelgano di investire nel territorio e di farne la loro seconda casa.

Per la Calabria sono già state mappate venticinque aree identitarie che potranno avviare questo percorso. La prospettiva è quella di selezionare le comunità più pronte a intraprendere il cambiamento, attivando laboratori permanenti per la formazione degli operatori locali, lo sviluppo di una narrazione digitale delle peculiarità del territorio e la nascita di nuove economie legate all’internazionalizzazione culturale.

Il termine “borgo” è stato scelto non solo per la sua immediatezza comunicativa, ma perché riconosciuto a livello internazionale come espressione di storicità e identità. In questa visione, le aree identitarie diventano “terre maestre di memoria e futuro”: spazi in cui la tradizione e nuovi strumenti si incontrano e generano valore, attraente anche a livello globale.

In Calabria il progetto potrà contare sul contributo della SUD Heritage – Rete dei Musei d’Impresa, elemento strategico per collegare il patrimonio culturale e produttivo regionale con i nuovi modelli di sviluppo. Dopo l’avvio in Abruzzo, l’attenzione si sposterà anche sulla Calabria, chiamata a sperimentare un modello che punta alla formazione di comunità consapevoli e accoglienti, protagoniste della rigenerazione sociale ed economica dei propri borghi.

(Da.Ma.) info@meravigliedicalabria.it

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