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Salgemma Lungro Festival: sale raffinato in Arte

Salgemma Lungro Festival: sale raffinato in Arte

Con la presentazione del “Salgemma Lungro Festival”, la comunità arbëreshë è pronta a condividere e animare tanti eventi estivi. Un contenitore di appuntamenti voluto dal Comune e realizzato da Piano-B, diventato già punto di riferimento per la Calabria e non solo, considerando il riconoscimento nazionale e il patrocinio dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza.

In un progetto complessivo di promozione territoriale – anche attraverso il Festival – il focus resta il recupero e la valorizzazione dell’antica Miniera di Salgemma di Lungro che, come dichiara il sindaco Carmine Ferraro «oltre ad avere la funzione decisamente importante di attrattore turistico, serve soprattutto a tenere alto l’interesse sociale, economico e politico sulla storica Salina. Siamo in una fase di dialogo cruciale con l’Agenzia del Demanio – aggiunge il sindaco – alla quale abbiamo chiesto che la miniera torni ad essere di proprietà del Comune, mentre al Ministero  della Cultura abbiamo chiesto tutto il supporto per la valorizzazione di un bene di così straordinario valore»

Il Salgemma Lungro Festival è certo un cartellone ricco di eventi che, però, rappresenta solo un aspetto dell’intero progetto. E non si fermerà solo all’estate. «Il lavoro sulla miniera di Salgemma di Lungro e sull’intero territorio non si arresta qui – ha annunciato Erika Liuzzi di Piano B in occasione della presentazione al pubblico -. Il Brand creato intorno al Festival e l’energia del territorio hanno inaspettatamente e felicemente sorpreso la Fondazione Italia Patria della Bellezza che, tra i progetti virtuosi, ci ha onorato del suo patrocinio. C’è di più – ha continuato Liuzzi – il Salgemma Lungro Festival sarà presentato all’interno del Forum della Bellezza che si terrà il prossimo novembre a Milano, insieme ai progetti “Giardini di Naxos”, “We are here Venice”, “Zones Portuaires”, e “Jonian Dolphin Conservation”. Questo – prosegue – conferma come il Salgemma Lungro Festival, nato in una piccola comunità calabrese, nel racconto dell’unicità del territorio e con il sostegno attivo della popolazione, si stia affermando non solo accanto a progetti di peso che nascono sui territori, oggi punto di riferimento turistico-culturale, ma si inseriscono in un alto livello di standard nazionale e non solo. Nel nostro caso, come recita il claim del festival, come contenitore di azioni ed eventi contaminati dal sale raffinato in Arte».

Il programma delle attività in cartellone dal 13 luglio al 30 agosto 2024, si articola in quattro sezioni: “SALI&SAPORI”, già goduta con le degustazioni nell’opening festival, e poi “CINEMA SOTTO SALE”, con la proiezione all’aperto del film/documentario di Luigi Simone Veneziano“Il sogno di Jacob” che racconta la vita di Nik Spatari e l’incredibile universo della sua arte – venerdì 26 luglio alle 21.00, in Piazzetta via Scutari. Nella storia si fondono elementi reali e di fiction, che si snodano in un luogo pervaso di energia come il Parco Museo MUSABA di Mammola (RC), fondato dall’artista scomparso quattro anni fa. È un viaggio nella perfetta geometria e nei colori di un luogo in cui l’ispirazione artistica si autoalimentava, come fonte inesauribile di conoscenza da donare agli occhi che sanno vedere l’incanto e la bellezza.

Sono  quattro invece gli appuntamenti per la terza sezione “SERENATE DI SALE” dedicata alla musica e anche al teatro: martedì 30 luglio alle 21.30, all’Anfiteatro scalinata Vittorio Emanuele II, andrà in scena “I cavalieri di Aristofane”, il reading musicale di e con Max Mazzotta, accompagnato da Antonio Belmonte,  nella sua visione riscritta e personalissima della commedia teatrale di Aristofane, il commediografo della Grecia antica che ha fatto della satira l’elemento che svela le meschinità e le disumanità di un sistema di potere grottesco e bugiardo, quanto avaro. Le “pratiche” adottate per acquisire consenso politico, infatti, si articolano tra colpi di moine, accordi e miserie d’animo. Tutti elementi riferiti ai politici dell’antica Atene ma che, nell’opera di riscrittura di Max Mazzotta, aderiscono sorprendentemente a molti personaggi dei nostri tempi, come se quella del mal governo fosse ormai una maschera, sempre uguale a se stessa, qualunque sia l’interprete che la indossa.

Sarà poi la volta dell’energica Sol Pereyra, con il suo live, nella serata del 16 agosto alle 21.30, in piazza Nino Bixio. Sol, è oggi un riferimento per l’attuale World Beat. Nelle sue tournée internazionali, propone effettivamente l’esplorazione dell’elettronica, del pop e delle tradizioni folcloristiche dell’America Latina e del mondo, in un mescolarsi di chitarre elettriche con ritmi elettronici, marimba, cuatro venezuelano, fiati, percussioni e sintetizzatori.

Ancora musica nella serata del 18 agosto, alle 21.30, nella Piazzetta Brego. SERENATE DI SALE continua con “Viaggi e miraggi”- intorno a Francesco De Gregori. Saranno Sasà Calabrese, Fabio Guagliardi e Tarcisio Molinari a donare al pubblico uno spettacolo musicale veramente raffinato che parla d’amore, quello per il ‘Principe’ De Gregori, per le sue canzoni e le parole di cui Sasà Calabrese racconta: «Le ho sempre studiate, succhiate, ricercate e trovate».

SERENATE DI SALE si chiuderà il 25 agosto alle 21.30, in piazza Umberto I, con il live di Santino Cardamone “cantautore folk blues”. Racconta di essere grato alle canzoni di Domenico Modugno, Fabrizio De André, Vinicio Capossela e sì, anche degli Iron Maiden. Di lui si dice sia sincero, nella vita così nell’arte, quando con le dita sulla sua chitarra tesse le trame delle sue canzoni.  

Il venerdì 30 agosto alle 19.00, Salgemma Lungro Festival, chiuderà nella Villetta Ka Forgia con il super Dj set di Franco Siciliano. Unico, inimitabile animatore musicale di serate straordinarie, è il trascinatore trasversale per eccellenza. Giovanissimi, giovani e non, lo seguono e inseguono da anni, un po’ come fosse il Gladiatore di cui si aspetta l’urlo di battaglia. Si chiude il Festival, proprio con l’energia che ci vuole.

La ricchezza di un luogo come Lungro si esprime anche attraverso la partecipazione e la condivisione. Così il Salgemma Lungro Festival inserisce in un unico cartellone anche gli eventi organizzati dalle associazioni culturali del territorio per celebrare, attraverso attività di richiamo, ciò che è stata, e che certamente sarà, la Miniera di Salgemma. Perché le persone hanno bisogno di luoghi da abitare. E i luoghi hanno bisogno delle persone che sappiano ricordarne il passato, averne cura e regalarli al tempo futuro.

L’ingresso agli spettacoli è sempre gratuito.

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