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Santa Sofia d’Epiro, le foto raccontano una storia di resistenza

Santa Sofia d’Epiro, le foto raccontano una storia di resistenza

Da Santa Sofia di Epiro una bella storia raccontata attraverso alcuni scatti. E’ Angelo Paldino, residente a Tarsia, a scrivere al sindaco del comune arbereshe nel Cosentino. Un messaggio rivolto anche alla pagina facebook “Santa Sofia Storia fotografia” (la foto in copertina è pubblicata sul profilo social). «Studio archeologia e collaboro all’interno del museo internazionale della Memoria nell’ex Campo di Concentramento Ferramonti di Tarsia. Vi scrivo per conto della signora Yolanda Bentham, figlia di David Henry Ropschitz, il quale fu internato nel campo di Concentramento di Ferramonti. Intorno agli inizi di settembre 1943, per evitare che i tedeschi potessero deportare coloro che erano internati a Ferramonti, il maresciallo e il direttore permisero loro di scappare e nascondersi nelle campagna circostanti, anche in molte fattorie del Comune di Santa Sofia. Il signor Ropschitz insieme ad altri internati trovò nascondiglio presso una di queste fattorie. Furono fatte alcune foto». Il sindaco Daniele Sisca, questa mattina, ha pubblicato un nuovo post annunciando la pubblicazione di un diario da parte di Yolanda Bentham e la sua prossima visita a Santa Sofia nel mese di ottobre.

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