Taurianova, la meraviglia effimera dell’infiorata dell’amicizia

Diciannove superfici infiorate da più di sei metri per lato, 585 metri quadrati di decorazione, centotrentamila fiori freschi, oltre tre milioni e mezzo di petali disposti a mano.
Sono i numeri che raccontano la settima edizione dell’Infiorata di Taurianova, che dal 6 all’8 giugno ha trasformato il centro cittadino in un grande laboratorio artistico, racchiudendo in sé tutte le più belle infiorate d’Italia.
È chiamata “arte effimera” perché ha a che fare con i fiori e la loro caducità. Eppure, nulla sembra più duraturo di un’infiorata, perché l’armonia dei circa cinquanta elementi che la compongono – tra cui margherite, garofani e gerbere, sabbie colorate e segatura – rimanda alla bellezza, alla volontà di edificarla in un mondo complesso, attraverso un evento collettivo che affida ai petali la possibilità di raccontare un’idea.

Con un’organizzazione partita a gennaio scorso, l’edizione di quest’anno ha avuto per tema l’amicizia – quella nata innanzitutto tra gli infioratori – intesa come sentimento universale di condivisione e rispetto, declinato attraverso storie di legami profondi raccontati dalla letteratura, dall’arte, dalla musica, dal cinema, e dai rapporti esemplari come quello tra Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, o Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Una scelta sviluppata anche nella composizione del gruppo di lavoro, con infioratori arrivati da molte regioni italiane – numerosi dalla Sicilia – e una delegazione maltese dell’associazione Maltija Espressjonart Gharb, guidata da David Apap, sindaco del borgo di Gharb, sull’isola di Gozo.



I quadri principali – ognuno delle dimensioni di 6,50 x 4,50 metri – sono stati realizzati nel centro della città, con un ampliamento degli spazi che ha che ha ulteriormente esteso la superficie complessiva. Per la loro realizzazione sono stati utilizzati circa 130.000 fiori, lavorati, preparati e disposti come pigmenti su un grande telaio a cielo aperto, per un totale stimato di oltre 3.500.000 petali.


La manifestazione è stata organizzata dalla Pro Loco Taurianova nel Cuore, mentre la direzione artistica è stata affidata, come nelle edizioni precedenti, a Valentina Mammana, presidente dell’Associazione CulturArte Noto, direttrice dell’Infiorata della stessa città e vicepresidente del Comitato Internazionale Arte Effimera. Dal 2016, la collaborazione tra Taurianova e Noto è diventata un bellissimo gemellaggio, che vede le due città lavorare insieme in occasione delle diverse infiorate che si tengono in tutta Italia.


Taurianova fa parte del circuito internazionale CIDAE, la confederazione che riunisce oltre cinquanta gruppi di infioratori in tutto il mondo. L’ingresso nel circuito e la partecipazione all’esposizione in Piazza San Pietro per il Giubileo hanno inserito l’Infiorata di Taurianova tra le esperienze più rappresentative coinvolte nella candidatura internazionale Le Infiorate, i Tappeti e i Mosaici di Arte Effimera, composta e sottoscritta dai cinque ambasciatori UNESCO di Italia, Spagna, Malta, Messico e Belgio, e presentata ufficialmente a Parigi lo scorso anno. In attesa dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, l’evento calabrese è parte di un percorso che riconosce e valorizza l’arte effimera, presente in molte culture.

Accanto ai tappeti floreali, il programma ha previsto momenti collaterali di grande richiamo, come il video mapping firmato dall’artista visivo Hermès Mangialardo, in arte HEM, che ha presentato un’opera originale sulla facciata della chiesa Maria SS. delle Grazie, e I Tamburi di Buccheri, uno dei gruppi di tamburini più celebri e spettacolari al mondo.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)
foto da pagine social CulturArte Noto e Valentina Mammana