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“Tegole Parlanti”, la chiamata alle arti da Rogliano ai borghi del Savuto

“Tegole Parlanti”, la chiamata alle arti da Rogliano ai borghi del Savuto

Ci sono tanti modi di prendersi cura dei luoghi, senza necessariamente passare da grandi interventi, ma dai gesti che sanno di bellezza, di attenzione. Perché la cura è attenzione.  È ciò che accade da qualche anno a Rogliano, dove una parte del centro storico è diventata uno spazio da reinventare, attingendo dalla tavolozza di colori dati proprio dal sentimento di cura, dalla sensibilità di molte persone che hanno aderito all’idea di Adriana Castellotti che per prima ha intravisto nel Vicolo dell’Annunciata, la potenzialità artistica.

Quel vicolo ha dato il nome all’associazione che oggi cura le attività artistiche nel centro storico. Quanto si realizza è talmente immediato e naturale da essersi fatto strada inaspettatamente, diventando un piccolo riferimento nazionale. Muri colorati e arricchiti da tegole marsigliesi dipinte continuano ad attirare artisti da tutta Italia (e non solo), che scelgono di lasciare lì un segno, un racconto, un pensiero.

Spesso si tengono estemporanee all’aperto di pittura su tegola, come in questi giorni, in cui è facile assistere alla creazione delle piccole opere che si aggiungono alla storia. Una storia fatta sì di tegole, ma che simbolicamente sono tetto, sono casa.

Oggi il progetto vuole diventare qualcosa di più. Dalle sue pagine social l’Associazione Vicolo Annunciata APS ha lanciato “Tegole Parlanti – Adotta un vicolo nella Valle del Savuto”, un invito aperto a tutte le Pro Loco e associazioni del territorio per costruire, insieme, un percorso diffuso di arte, identità e comunità.

L’idea è semplice e già sperimentata: ogni realtà coinvolta sceglie un vicolo del proprio borgo da adornare con tegole dipinte che raccontano storie – un mestiere scomparso, una leggenda popolare, un ricordo d’infanzia. Ogni intervento è motivo per ridare bellezza e significato a luoghi trascurati, per coinvolgere la comunità in un progetto fatto insieme, come se si partecipasse alla ricomposizione di un grande puzzle.

Significa valorizzare i centri storici? Forse non basta, ma certo incoraggia chi ci vive. Intanto “Tegole Parlanti” punta anche a promuovere il turismo lento e a creare un vero e proprio itinerario intercomunale fatto di arte pubblica e storie locali.

Per partecipare è necessario individuare un vicolo significativo o suggestivo nel proprio paese. Coinvolgere artisti locali, associazioni o cittadini per la realizzazione delle tegole. Documentare e condividere il processo e il risultato attraverso foto, testi, racconti. Coordinarsi con il gruppo promotore per inserire il vicolo nel percorso artistico della Valle del Savuto.

Dopo il successo di Rogliano – che oggi è meta di visitatori, fotografi, curiosi e appassionati – si apre una fase nuova. E forse anche un modello replicabile, che dimostra come l’arte pubblica, anche minimale, possa essere un grande gesto di rigenerazione creativa.

Chi vuole partecipare può contattare l’associazione al numero 379 1087912 o dalla pagina Facebook

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)

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