Un 2025 di “ponti”, le mete imperdibili in Calabria

Dopo un anno “avaro” di ponti, ecco che arriva un generoso 2025 che ne ha ben 4 in più rispetto a quest’anno. Ottimizzando al massimo, infatti, con appena 9 giorni di ferie è possibile ritagliarsi più di un mese di vacanza, contando anche il sabato e la domenica. Insomma tante occasioni “ghiotte” da cogliere per i vacanzieri italiani. E allora perché non approfittarne per soggiornare e visitare la Calabria?
Ecco i nostri consigli.
Il MUSABA di Mammola a Reggio Calabria
Un museo unico nel suo genere, ideato da Nik Spatari e Hiske Maas per accorpare arte, architettura, paesaggio, archeologia, antropologia, storia, botanica e scienze. Un luogo ricco di colori e positività che stimola la fantasia e sorprende in ogni angolo attraverso un percorso espositivo capace di raccontare una storia infinita grazie alle opere visive e alle installazioni di artisti internazionali ospitati in residenze e laboratori, nel quale è impossibile non fotografare ciò che ti circonda.

Come arrivare
Se si arriva in auto si consiglia di non seguire le indicazioni del navigatore ma la segnaletica stradale, percorrendo l’autostrada del Sole Salerno-Reggio Calabria, uscendo a Rosarno e imboccando la superstrada Jonio-Tirreno verso Marina di Gioiosa Jonica fino allo svincolo di Mammola, proseguendo poi, guidati dalla segnaletica dedicata, verso il MUSABA. In alternativa si può arrivare in auto percorrendo la Statale 106 jonica, uscendo allo svincolo per Mammola. Il Museo può essere raggiunto anche in treno scendendo a Rosarno e poi proseguendo sui minibus per circa venti minuti, o dall’aeroporto internazionale di Lamezia Terme da cui dista novanta chilometri.
L’affaccio dei sospiri a Tropea e il Faro di Capo Vaticano
Chiamatelo come volete affaccio «Raf Vallone» o «dei sospiri», ma l’incantevole vista che si apre dal terrazzo della Perla del Tirreno è pura meraviglia. Uno spettacolo che riempie gli occhi con un solo difetto: tutti vogliono «prenderne un pezzettino», attenti dunque a non entrare nelle foto degli altri. Il posto ideale per osservare il tramonto sul mare da una terrazza, appoggiati su una ringhiera custodita tra i palazzi a strapiombo sul blu.

Restiamo a Vibo Valentia, per scattare una foto dal Faro di Capo Vaticano. Sapevi che con l’altezza la linea dell’orizzonte si allontana mentre la bellezza si avvicina ai tuoi occhi? Ci troviamo a cento metri dal livello del mare, dal Faro di Capo Vaticano, uno dei tanti che illumina i mari calabresi, nelle giornate nitide con il sole alto in cielo, il fondale si mostra allo smartphone e alla macchina fotografica trasparente con le barche che sembrano quasi volare sul turchese che lambisce la Costa degli Dei. Il faro sovrasta il litorale, dal quale è possibile osservare lo Stromboli, il Golfo di Gioia Tauro e le Isole Eolie. Il Faro di Capo Vaticano, si trova a Ricadi ed è raggiungibile attraverso un sentiero panoramico, a picco sulle insenature e le falesie a strapiombo che caratterizzano uno dei belvedere più iconici della Calabria.

Dal mare alla montagna, perdendosi tra i «Giganti della Sila»
I Giganti della Sila, tra i luoghi del cuore del Fondo Ambiente Italiano, sono custoditi in un sito «unico nel suo genere, questo maestoso bosco secolare nel centro della Calabria sopravvive intatto dal Seicento all’ombra dei suoi imponenti ‘patriarchi’, che danno origine a un grandioso spettacolo della natura». Questi alberi sono alti fino a 45 metri e hanno un diametro di circa due metri, testimoniando la generosità delle antiche selve silane e la maestosità della natura.



Pentedattilo, nella mano di un gigante
La «mano gigantesca contro il cielo» è quella del Monte Calvario fotografata da ogni angolazione per catturare il suo fascino che continua a sbalordire i visitatori, curiosi di scoprire quello che un tempo era un borgo fantasma e che oggi costituisce un’irresistibile destinazione per lo slow tourism. Una tappa ideale da associare in un viaggio fotografico a tema, lasciandosi suggestionare da altre due mete limitrofe, i borghi di Roghudi e Africo Vecchio.

Il Parco della Biodiversità Mediterranea a Catanzaro
l Parco della Biodiversità Mediterranea si estende per sessanta ettari all’interno della Città di Catanzaro ed ospita al suo interno il Centro Recupero Animali Selvatici, il Museo Storico Militare Brigata Catanzaro e numerose e pregevoli installazioni artistiche che, circondate dal verde della natura, meritano una foto.

Crotone, da un glorioso passato ad un futuro a colori
Sotto la guida di Pitagora, Crotone divenne un centro di cultura e sapere, dove si studiavano filosofia, matematica, musica e astronomia. La sua influenza si diffuse in tutta la Grecia e oltre, lasciando un’impronta indelebile nella storia del pensiero occidentale. Oggi, di quell’antica potenza restano testimonianze affascinanti, come il sito archeologico dove si possono ammirare i resti dell’antica città , tra cui le mura, l’agorà , il teatro e il tempio di Apollo o l’area archeologica di Capo Lacinium, situata a circa 10 km da Crotone, presso cui si trova l’unica colonna superstite del Tempio di Hera Lacinia, un grandioso santuario dedicato alla dea Hera.
Crotone non vive solo del suo glorioso passato. La città è protagonista di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana chiamato KRIU – Krotone Identità Urbana, un’iniziativa che, attraverso la street art, vuole dare nuova vita a quartieri periferici come i 300 Alloggi e il Quartiere Gesù. Quattro artisti di fama internazionale – Aches, Kitsune, Kraser e Piet Rodriguez – hanno realizzato murales che raccontano la storia di Crotone e l’identità dei suoi quartieri: sono opere d’arte a cielo aperto che dialogano con il passato e guardano al futuro.



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