Al MarRC l’opera contemporanea Blooming Skin of Brain Paradise
Si intitola “Blooming Skin of Brain Paradise“, l’installazione di arte contemporanea realizzata a quattro mani dagli artisti Aljosha, di origine ucraina, e Ilya Fedotov-Fedorov, di origine russa e collocata all’interno del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, dove resterà fino al 31 luglio 2025. L’opera, frutto di un progetto visionario promosso da un docente d’arte e un imprenditore culturale, rappresenta, secondo una nota diffusa dal MarRC, “un potente messaggio universale: la possibilità di creare bellezza attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, anche in tempi di divisione e conflitti. ‘Blooming Skin of Brain Paradise’ unisce due mondi apparentemente distanti, fondendo tradizione e innovazione, natura e mente, per raccontare la complessità della vita e la forza dell’umanesimo”.
L’opera d’arte è stata inserita nella scala monumentale di Palazzo Piacentini, sede del MarRC. L’installazione, che si intreccia con i temi della pace, della diversità e dell’armonia, offre un’esperienza emozionale unica, arricchita da un accompagnamento musicale dal vivo e da un gioco di luci che valorizza sia l’opera che la bellezza del luogo. L’evento si inserisce in un più ampio progetto di promozione del patrimonio culturale e artistico della Calabria, mostrando come l’arte contemporanea possa dialogare con luoghi di grande valore storico e artistico. Non è la prima volta che l’arte contemporanea entra all’interno del MarRC, la stessa piazza Paolo Orsi, che accoglie i visitatori è a suo stesso tempo un’opera d’arte contemporanea, una installazione permanente di Alfredo Pirri.
L’iniziativa è stata realizzata a Reggio Calabria grazie alla disponibilità di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC; alla volontà di Luca Perna, direttore creativo di Artshares; Ghislain Mayoud, curatore della mostra; Michele Geria, produttore della società cinematografica Baobei; e Gianluca Gargano, regista del documentario che verrà realizzato sull’opera.