Alle boe di partenza “Nel Mare, il Vento”
Alla sua prima edizione “Nel mare, il Vento” approda nel porto di Tropea dal 15 al 18 giugno per coinvolgere appassionati di mare e di vela promuovendo la cultura della cura e la consapevolezza sulla prevenzione dei tumori femminili. L’iniziativa mira a diventare un appuntamento annuale in Calabria e itinerante nel corso dell’anno.
La tre giorni è un’iniziativa di sport, benessere e informazione ideata e promossa da IrisRoma xleDonne xlaVita Onlus, che ha organizzato un originale setting in barca a vela nelle acque antistanti al Porto di Tropea coinvolgendo delle pazienti oncologiche, la psico-oncologa Stefania Carnevale e la velista Anna Sargenti, nell’ambito della suggestiva manifestazione velica Cyclopes Route 2023, Tropea-Eolie-Tropea, organizzata dal Circolo Velico Santa Venere di Vibo Valentia, in collaborazione con UISP – sport per tutti e con il supporto del Marina Yacht Club Tropea, partecipata con entusiasmo da armatori ed equipaggi provenienti da Calabria e Sicilia. A conclusione dell’iniziativa “Nel Mare, il Vento” e della regata “Cyclops Route 2023”, IrisRoma xle Donne xla Vita ONLUS premierà gli equipaggi arrivati primi.
“Per Sapere per Capire”: prevenire i tumori femminili
In conclusione della tre giorni si svolgerà domenica 18 giugno presso La Maison nel porto di Tropea “Per Sapere per Capire”, un incontro informativo sulle più recenti strategie di prevenzione e accuratezza delle terapie per i tumori femminili rivolto ai medici del territorio, pazienti e caregivers. Parteciperanno l’oncologa Daniela Terribile della Fondazione Agostino Gemelli, la ginecologa MariaGiovanna Salerno del San Camillo-Forlanini di Roma, l’endocrinochirurga Maria Giovanna Fava della Renato Dulbecco di Catanzaro e l’Onorevole Giuseppe Mangialavori.
“L’evento mira a mettere a sistema una rete di prevenzione e corretta informazione su temi di medicina di genere, diagnosi precoce e cure personalizzate, incoraggiando le donne a svolgere un ruolo attivo nei confronti della propria salute, in tutto il territorio e in particolare nelle regioni che presentano maggiori criticità” sono state le parole con le quali la dottoressa Olga Naso ha promosso il progetto.
Il mare come esperienza di vita
Partendo dal presupposto che il mare e le barche sono una palestra dell’anima, luoghi fisici e mentali dove cercare nuovi equilibri. La bellezza del mare, l’energia del vento, e la libertà di veleggiare possono avere un’efficacia terapeutica per la persona, in particolare se ha incontrato la malattia oncologica. Un’esperienza fisica ed emozionale intensa, nella quale ci si confronta con il mare, dal quale si impara a trovare una rinnovata energia e resistenza per affrontare la vita a bordo e tenere la barra dritta del timone e delle sfide personali. Durante la veleggiata, si esperiscono nuove risorse, condivisione e solidarietà. La psico-oncologa vivrà l’esperienza della vela insieme alle pazienti e agli skippers, e da questo vissuto del gruppo, con l’ausilio di appositi tests, evincerà valutazioni utili per lo sviluppo di nuovi approcci e strumenti da consegnare e suggerire alle persone che si confrontano con il tumore per sostenerle nel superare psicologicamente la malattia durante e dopo la cura.
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