Crotone, nasce il murale più grande d’Europa firmato da Oscar Olivares

Un’opera fatta di bellezza e pazienza. A Crotone, in questi giorni, si lavora alla realizzazione di un grande murale ecologico costruito interamente con colorati tappi di plastica riciclati. A firmarlo è Oscar Olivares, artista venezuelano tra i nomi più noti al mondo nell’arte ambientale pubblica. L’artista di Caracas ha già realizzato murales simili in diverse città del mondo, trasformando migliaia di tappi in immagini luminose e sorprendenti.
L’opera prende forma lungo un tratto del lungomare, in viale Magna Grecia, ed è stata promossa dal Consiglio Comunale dei Bambini e delle Bambine, dei Ragazzi e delle Ragazze (CCBBRR) di Crotone e sostenuta da Akrea S.p.A. Ma i bambini non sono solo gli ispiratori: sono i veri protagonisti. Nei mesi scorsi, grazie ai loro appelli, hanno raccolto 80.000 tappi. Li hanno contati, selezionati per colore, preparati con cura. E adesso, guidati da Olivares, lavorano al murale seguendo le indicazioni dell’artista su dove posizionare ogni singolo pezzo. Contribuiscono così al capolavoro che coprirà una superficie di 60 metri quadrati, diventando il più grande d’Europa nel suo genere.

Alla definizione del soggetto ha collaborato il Circolo IBIS per l’Ambiente, che ha proposto l’inserimento di tre specie animali protette del territorio crotonese come simboli della biodiversità da salvaguardare.
L’opera che sta nascendo, e che dovrebbe essere completata entro la metà di luglio, ha più di un obiettivo. Da un lato, aggiunge colore, senso e armonia a uno spazio esposto, già bello in sé, percorso ogni giorno da cittadini e turisti. Dall’altro, propone un’azione educativa che parte dal riciclo creativo per arrivare a una riflessione sull’uso della plastica e sull’impatto ambientale delle nostre scelte quotidiane.
Una delle ispirazioni principali nell’arte di Olivares è Paul Signac, maestro del Puntinismo. Come Signac dipingeva usando piccoli punti di colore, che osservati da lontano si ricompongono in figure intere, così Olivares lavora con i tappi: piccole unità, oggetti comuni e scartati, che diventano materia per un’immagine che acquista senso se guardata nel suo insieme.


Una parte essenziale di questo processo, esattamente come accade a Crotone, è la partecipazione diretta delle persone. Alcuni tratti dei murales sono infatti pensati per essere completati insieme ai cittadini. C’è chi passa e lascia un tappo, chi si ferma per sistemarne uno in posizione.
Un progetto nasce sulla bellezza dell’impegno quotidiano in cui i piccoli gesti, se ripetuti, possono trasformare lo spazio urbano in qualcosa di nuovo. E qualcosa di nuovo, spesso, accade anche nelle persone.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)