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La nuova stagione del Teatro Politeama secondo Tonia Santacroce

La nuova stagione del Teatro Politeama secondo Tonia Santacroce

Tonia Santacroce, recentemente nominata sovrintendente del Teatro Politeama Mario Foglietti di Catanzaro, ha condiviso la sua visione per il futuro di questa importante istituzione culturale. La rubrica televisiva 10 minuti, in onda su L’altro Corriere Tv, ha approfondito il suo percorso e gli obiettivi legati al suo incarico, evidenziando il valore delle sue esperienze precedenti e il lavoro importante che la attende.

Santacroce ha ricordato il rapporto di profonda stima e collaborazione con Mario Foglietti, figura centrale nella storia del teatro calabrese. «Sono stata direttore artistico, scelta da Mario Foglietti, per dieci anni. Subentrare come sovrintendente è stato un grande onore, ma anche un’opportunità per proseguire il percorso da lui tracciato. La sua idea di teatro come centro della cultura, e non del semplice intrattenimento, è un principio che sento profondamente mio. Da quando mi sono insediata, ho incontrato numerosi artisti e intellettuali calabresi, convinta che sia fondamentale valorizzare i talenti locali accanto alle grandi produzioni nazionali e internazionali».

Tra gli obiettivi principali, ha sottolineato l’importanza di riportare il pubblico a teatro dopo il difficile periodo segnato dalla pandemia. «La programmazione di quest’anno, iniziata con l’anteprima natalizia del Gospel, e lo spettacolo inaugurale del 2025 che si terrà domani sera, Morricone dirige Morricone, ha già riscosso un grande successo. Tutti i posti sono esauriti, e lo stesso vale per eventi come lo spettacolo con Buccirosso il 23 gennaio prossimo. Abbiamo voluto privilegiare anche il rapporto con i giovani, organizzando una retrospettiva cinematografica dedicata a Sergio Leone al Supercinema di Catanzaro. È stata la prima volta che il Politeama si è aperto a un luogo diverso da sé stesso, coinvolgendo un nuovo pubblico, soprattutto di giovani. L’obiettivo è far scoprire loro il grande cinema italiano e la musica di Morricone, capolavori che continuano a ispirare registi contemporanei come Martin Scorsese e Quentin Tarantino».

Parlando della programmazione del Teatro Politeama, Santacroce ha sottolineato la scelta di creare un filo conduttore tra musica e cinema. «Abbiamo eventi come il già citato Morricone dirige Morricone, poi Il vedovo allegro di Buccirosso, e una data unica in Calabria di Stefano Bollani, che omaggerà le colonne sonore con il suo stile innovativo. Inoltre, stiamo producendo uno spettacolo dedicato a John Williams, con le sue celebri musiche eseguite dall’Orchestra Filarmonica della Calabria e coreografie della nascente Scuola di danza del Politeama. L’intento è quello di proporre eventi capaci di attrarre anche chi non ha mai frequentato il teatro, valorizzando al contempo i giovani talenti».

Un altro tema centrale è la valorizzazione dei talenti calabresi, tra cui l’Orchestra Filarmonica della Calabria, diretta dal giovane e apprezzato maestro Filippo Arlia. Santacroce ha illustrato l’importanza di questa collaborazione con un programma che punta sulla grande tradizione lirica e sull’innovazione. «L’Aida, con le scenografie di Zeffirelli, concluderà la stagione il 30 maggio. Si tratta di un titolo attesissimo, un capolavoro assoluto che segna il ritorno della grande lirica al Politeama. Accanto a questa produzione, presenteremo L’Orfeo di Monteverdi, considerato il primo vero capolavoro della storia del melodramma, un’opera che risale al 1600. Abbiamo studiato ogni dettaglio per renderla attuale, adottando strumenti e soluzioni che possano avvicinare il pubblico contemporaneo. Aida rappresenta il grande allestimento della tradizione lirica, mentre L’Orfeo sarà proposto in una chiave di lettura che lo rende accessibile e popolare, offrendo una visione nuova di un capolavoro storico, molto vicina alle nuove tendenze europee».

Con uno sguardo al Festival d’Autunno, Santacroce ha evidenziato la sua visione di creare programmi tematici coerenti, capaci di arricchire culturalmente il pubblico. «Ogni edizione del festival si concentra su un tema specifico, esplorato attraverso musica, teatro e danza. Questo permette al pubblico di vivere un’esperienza completa e approfondita. Per il futuro, continueremo a seguire questa linea, dando spazio a produzioni originali e a giovani talenti locali. Penso che sia importante proporre eventi che incuriosiscano anche chi non è abitualmente spettatore».

La sovrintendente ha poi concluso parlando delle sfide legate alla gestione di un teatro che vuole essere punto di riferimento culturale per tutta la Calabria. «Il Politeama deve rappresentare un luogo inclusivo e innovativo, capace di dialogare con il territorio e di porsi come simbolo di eccellenza culturale».

QUI l’intervista completa su L’altro Corriere Tv

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