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Il quadro dei miracoli

Il quadro dei miracoli

Notte tra il 14 e il 15 settembre 1530, convento di Soriano Calabro uno dei più fiorenti e ricchi della Calabria dell’epoca.  Fra Lorenzo da Grotteria, cooperatore del Convento di Soriano Calabro, scende in chiesa per i preparativi, per la preghiera della liturgia delle ore, quand’ecco tre figure femminili entrano nel tempio e gli si avvicinano per chiedere se in esso ci fosse un’immagine di San Domenico. Il frate indica uno sbiadito affresco sulla parete quale unica raffigurazione presente. A questo punto, una delle donne gli consegna un involucro che fra Lorenzo porta subito al suo superiore raccontandogli anche l’accaduto. Con grande stupore di entrambi srotolando la tela in esso contenuta si accorgono che sopra c’è dipinta l’immagine del fondatore del loro ordine San Domenico. Ritornati in chiesa i due non trovano più nessuno.

consegna del quadro 1 - Meraviglie di Calabria - 2

Ha inizio così la storia che si perde nella leggenda dell’arrivo del miracoloso quadro di San Domenico a Soriano Calabro. A consegnare il quadro, secondo la leggenda, furono Maria Maddalena, Santa Caterina d’Alessandria e la Santa Vergine. L’evento fece il giro del mondo al punto che numerosi artisti, in tutta l’Europa, tra cui il Guercino (1591-1666), interpretarono artisticamente la scena della consegna della sacra Immagine, disseminando ogni chiesa della raffigurazione. Alcuni storici rilevano che il culto di San Domenico in Soriano si propagò nel mondo, anche grazie al clima ispirato dalla Controriforma, per il modo in cui contrastò l’iconoclastia di molti movimenti protestanti. La motivazione di questo sensazionale avvenimento è legata al fatto che, oltre ad essere una Tela Acheropita (cioè non realizzata da mani d’uomo, tanti infatti hanno cercato di replicarla senza mai riuscirci fedelmente), la sacra Immagine di San Domenico, fin dalla sua apparizione, ha avuto un forte impatto taumaturgico sul popolo cristiano, dispensando grazie e favori a quanti si sono recati a pregare al suo cospetto. Innumerevoli schiere di pellegrini dall’Europa e dal nuovo Mondo, gente di ogni estrazione sociale, giunsero a Soriano per venerare la Santa Immagine.

antico convento - Meraviglie di Calabria - 4

Il già fiorente convento divenne non soltanto un centro d’intensa vita religiosa, ma anche un cenacolo di cultura, arte e vita intellettuale dove vi dimorò anche il grande filosofo calabrese Tommaso Campanella. Grazie anche alle numerose elargizioni dei fedeli, ricchi o poveri che fossero, il convento divenne una struttura maestosa con ambienti eleganti e raffinati tra cui 5 chiostri e la chiesa a croce latina lunga quattro campate con 6 cappelle laterali. I frati domenicani crearono una vastissima biblioteca con una tipografia dalla quale uscirono importanti opere tra cui testi di sacra scrittura, studi di teologia e filosofia, cronache locali e molto altro ancora. Purtroppo diversi terremoti ne provocarono con il tempo il decadimento, fino all’evento sismico del 1783 che rase al suolo l’intero complesso di cui oggi si possono ammirare solo i suggestivi ruderi e alcune opere conservate nell’adiacente museo.

ruderi - Meraviglie di Calabria - 6

L’odierna Basilica Santuario di San Domenico che custodisce il miracoloso quadro è un tipico e splendido esempio di architettura tardo barocca, edificata nel 1838 su una parte delle rovine dell’antico Convento distrutto dal terremoto.

Nonostante lo scorrere del tempo, la devozione verso l’immagine prodigiosa di San Domenico non ha mai smesso di infiammare il cuore dei sorianesi e non solo, e il ricordo di quella notte rivive ogni anno il 15 di settembre nella celebrazione della “Calata del quadro”.

Di Domenico Lo Duca

altare san domenico - Meraviglie di Calabria - 8
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