Il castello di Amantea ispira, lo scatto del “narratore errante” Aaron Peterson

Lo spettacolo delle rovine dell’antico cenobio basiliano – divenuto poi convento di San Francesco d’Assisi – che dominano Amantea non è sfuggito ad Aaron Peterson, direttore vendite Americas presso “Slickers Technology Americas”. In un suo recente viaggio, Peterson – che si definisce fotografo, viaggiatore e narratore itinerante – si è immerso nel cuore del borgo antico e risalendo le stradine del centro storico si è trovato davanti a quel luogo magico.
Un’atmosfera magica che è finita per ispirare una splendida foto scattata il 27 settembre 2023 come spiega in un post sul proprio profilo facebook Person «con la mia D850 e l’obiettivo Tamron 24-70mm f2.8 G2 a 26mm, 1/30s, f11 ISO 400, elaborata in LR, PS +Lumenzia, Topaz e DXO».
Ed un invito a visitare il complesso del castello alle cui pendici sorge la chiesa della cittadina dall’origini antichissime che si affaccia sul Tirreno cosentino.
«Se soggiorni nel centro storico di Amantea – scrive nel post Peterson – dovrebbe essere nella tua agenda una passeggiata al tramonto al Regio Castello di Amantea».
«Per raggiungere la vetta dovrai affrontare molte scale – scrive commentando lo scatto – e potresti dover schivare alcune gattine, ma questa è la ricompensa quando percorri la tua strada verso la cima».
«Amantea – descrive il “narratore errante” – è un’altra antica località, le cui testimonianze risalgono ai tempi delle tribù italiche, periodicamente spazzate via da terremoti, maremoti o da altri popoli che vedevano il valore delle postazioni della regione». «Anche se oggi non rimane molto del castello – conclude il suo post con una vena polemica – è una testimonianza di una buona posizione difensiva il fatto che qualcuno abbia avuto una fortificazione qui fin dal 553 d.C. per poi essere distrutta come vittima del degrado dovuto alla rovina finanziaria mille anni dopo».
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